Al Castello il Campus LAZIOSound
Al via da giovedì 14 fino a domenica 17 novembre il Campus LAZIOSound che porta al Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella e Coopculture, il meglio della musica emergente del Lazio.
4 giorni nel Castello baciato dal Mare per iniziare a diventare professionisti in grado di interagire con il mercato musicale e discografico in continua evoluzione verso una discografia 3.0.
LAZIOSound è il programma regionale a sostegno del sistema musicale che vuole offrire azioni e strumenti dedicati ai giovani artisti per qualificare e arricchire l’offerta musicale under35 del Lazio. Oltre 1200 gli artisti iscritti alla prima edizione, tutti giovani di età compresa tra 15 e 35 anni che hanno deciso di cogliere questa straordinaria occasione per fare emergere il proprio talento musicale con l’ambizione, la voglia e la concreta possibilità di trasformare una grande passione in una vera e propria professione e il Campus è una delle tappe della sperimentazione del nuovo programma regionale coordinato da Lorenzo Sciarretta – Delegato del Presidente Zingaretti alle Politiche Giovanili, con l’obiettivo di formare attraverso lezioni teoriche e laboratori, professionisti in grado di interagire con il mercato musicale e discografico in continua evoluzione. Il Campus è parte del programma di valorizzazione del Castello di Santa Severa come centro di Posta giovanile nell’ambito del progetto “Itinerario Giovani” finanziato dalla Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Attraverso il corso si intendono creare dei profili capaci di intrecciare competenze di comunicazione digitale, management e l’organizzazione di eventi musicali sfruttando appieno tutti i nuovi strumenti di promozione e nuove logiche distributive.
L’esperienza formativa è composta da lezioni, casi studio, esibizioni live e prevede il coinvolgimento di professionisti di alto livello. Partecipano artisti come Noemi, Riccardo Sinigallia, Leo Pari, Domenico Turi, Enrico Capuano e rappresentanti di etichette musicali come Francesco Tenti, Roberto Riva. Quattro giorni di campus per approfondire con incontri e workshop tutte le tematiche legate al mondo della musica emergente, ad esempio come comunicare con successo il proprio progetto musicale o come trovare i finanziamenti oltre a un focus sul diritto d’autore e come poter pubblicare anche in autonomia. Nonostante lo sviluppo digitale abbia condotto alla “democraticizzazione” della pubblicazione musicale, ovvero per tutti gli artisti emergenti esiste la possibilità di auto pubblicarsi e auto distribuirsi raggiungendo un pubblico molto vasto, i casi di reale successo mantengono la necessità di passare per fasi di edizione e produzione professionale strutturata. “Professionalizzare” non significa solo sostenere il percorso dell’artista, ma soprattutto rendere l’artista autonomo nell’essere imprenditore di se stesso. Gli artisti emergenti, prima di firmare un contratto con una casa discografica, dovranno auto-prodursi e auto-distribuirsi. Per far ciò, avranno necessità di acquisire una comprensione di base dell’industria musicale. Ciò significa sviluppare competenze gestionali ed economiche come l’elaborazione di un business-plan, di azioni di marketing, di un piano media e stampa oppure ancora la comprensione del contesto giuridico nazionale ed europeo, come ad esempio la complessa compagine del diritto d’autore. Ed ancora rafforzare la propria visione dell’industria musicale per essere in grado di comprendere meglio i vari profili e linguaggi professionali, in un mercato in cui stanno nascendo nuovi mestieri, nuove competenze. Per avere successo, i giovani musicisti emergenti dovranno diventare professionisti del settore acquisendo una migliore visione d’insieme filiera dell’industria musicale e una visione interna dei diversi sotto settori.