Il Museo del Territorio raccoglie numerose testimonianze scritte, foto e oggetti che raccontano l’area di Santa Severa. Dall’aspetto mineralogico, che risale al periodo paleontologico, alle attività lavorative in campo agricolo, delle estrazioni minerarie e dell’artigianato, sono tantissime le testimonianze che il visitatore potrà trovare per ricostruire la storia del borgo nel corso dei secoli. Un modo per preservare e trasmettere le attività del passato raccolte dal geologo e chimico Giulio Rinaldi che hanno permesso lo sviluppo economico, sociale e culturale del luogo. Nelle prime sale sono esposti attrezzi agricoli, foto antiche sulle zone bonificate, mappe del territorio e, in due sezioni dedicate alle scienze della Terra, alcuni minerali e fossili dell’area circostante.

 

Altre testimonianze delle attività rurali che si svolgevano nel Borgo si trovano fra gli affreschi del Battistero, ad esempio, dove è dipinta la figura di San Biagio protettore delle messi e dei cereali. Risale al 1791 il fontanile sul grande piazzale antistante l’ingresso voluto dal precettore di Santo Spirito, il nobile Francesco degli Albizzi, per permettere l’utilizzo dell’acqua a uomini e animali. Il visitatore potrà ammirare anche altri mezzi e attrezzi usati per coltivare i campi o per lavorare le materie prime, come le tre grosse mole di frantoio che sovrastano la fontana nella piazza delle Barozze.